MAURIZIO EUFEMI

eletto al Senato della Repubblica - per la Provincia di Torino - Collegio n. 7

Vice Presidente Vicario Gruppo UDC (CCD-CDU-DE)

IL SENATORE MAURIZIO EUFEMI ALL'ANIOC

 

Settimo Torinese - 25 novembre 2007

 "Dopo la relazione storico-ricostruttiva del dottor Silvio Bertotto, mi limiterò ad affrontare il significato di alcuni valori che dobbiamo perseguire. Ma prima voglio rivolgere un sentito ringraziamento al Cav. Turello e a quanti, come Canalis, Musso, Pacilio e Lapertosa, si sono impegnati per la riuscita di questa giornata che vede anche la presenza del delegato regionale, dott. Varni. 

L'appartenenza all'Anioc ci deve far sentire più vicini gli uni con gli altri, ci deve rafforzare nel legame interpersonale. 

Questa nostra appartenenza deve aiutarci ad approfondire la nostra vicinanza alle Istituzioni e viverle consapevoli  delle finalità più autentiche.

 La Cavalleria fu una delle più caratteristiche e significative istituzioni della storia, con orme indelebili, vicende memorabili, tradizioni sempre più vive tra gli strati migliori della società.

 Attualmente l'A.N.I.O.C. a livello nazionale conta circa centomila iscritti e seimila Delegati, nelle varie regioni d'Italia ed all'estero.

 I riconoscimenti che tutti voi avete ricevuto come segno di benemerenza per la vostra attività nei diversi campi della vita economica, sociale, civile, sono la espressione della vostra generosità, del vostro impegno della vostra passione civile e deve essere uno stimolo vivo  sempre più a guardare agli altri, al prossimo.

 Le nostre apparenze esterne sono un segno di distinzione, che non è uno sfoggio di vanità, ma segno di appartenenza e dobbiamo impegnarci  verso quanti ci avvicinano per ragioni di lavoro, di rapporti sociali. 

 Non dobbiamo dimenticare le virtù dei cavalieri che sono la lealtà, il coraggio, la generosità, la disciplina.

 Mi sono impegnato affinché i cittadini di Settimo, che hanno operato nel senso sopraindicato, abbiano avuto il riconoscimento.

Ed altre nomine arriveranno nel corso del 2008. Di ciò sono particolarmente lieto. 

 Di fronte alle difficoltà dei tempi che viviamo e che coinvolgono il Paese in tanti aspetti della vita economica e sociale, come non sottolineare che gli appartenenti dell'ANIOC sono parte attiva di qualche cosa di positivo, nel campo politico, sociale, economico, rendendo un prezioso servizio alla Nazione.

 Abbiamo dunque doveri accresciuti;

 abbiamo il dovere di fare meglio;

 abbiamo il dovere di aiutare il prossimo e aiutarlo con generosità;

abbiamo il dovere di diffondere la vocazione nel simbolo della amicizia universale.

Questa giornata vuole essere allora non solo il momento per ritrovarsi su un programma che coniuga momento religioso, interessi culturali, approfondimenti civili ma anche il momento della riflessione su questioni che non meritano di essere confinate o nascoste, ma al centro della nostra attenzione e  azione quotidiana.

Vi ringrazio per l'attenzione."

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